martedì 31 maggio 2016

Nuove importanti acquisizioni per Terremerse. La Cooperativa ha recentemente acquisito la proprietà di “Agriservice 2016” di Sommacampagna di Verona, società di distribuzione di agroforniture



Nuove importanti acquisizioni per Terremerse

La Cooperativa ha recentemente acquisito la proprietà di "Agriservice 2016" di Sommacampagna di Verona, società di distribuzione di agroforniture

 

Terremerse ha acquisito la proprietà di "Agriservice 2016" di Sommacampagna di Verona: una importante società di distribuzione di agroforniture che sviluppa 11,5 milioni di € di fatturato, di cui 9 per fitofarmaci e i restanti per sementi, concimi e altri mezzi tecnici per l'agricoltura.

A oggi, dunque, l'insediamento dell'attività di distribuzione di agroforniture di Terremerse spazia dalla Romagna e al basso ferrarese (15 punti vendita nelle province di Ravenna e Forlì-Cesena e 8 in quella di Ferrara) all'Emilia (provincia di Parma, Busseto), dalla Toscana (Sansepolcro, in provincia di Arezzo) all'Umbria (Narni, Giove, Acquasparta, tutti in provincia di Terni), dal Lazio (Gallese, provincia di Viterbo) alla Lombardia (Ceresara, in provincia di Mantova) ed ora, per mezzo della nuova acquisizione, in Veneto. Si tratta dei mercati più ricchi per consumo di mezzi tecnici, sia in qualità sia in volumi.

In questo settore Terremerse si avvia dunque, tra la propria gestione diretta e quella delle società controllate, verso i 100 milioni di fatturato.

«Un successo di crescita che trae le sue ragioni di fondo dal modello organizzativo originale che da sempre ci caratterizza nel settore: ci siamo sempre mantenuti lontani da qualsiasi tentazione al confronto conflittuale con le multinazionali fornitrici e abbiamo, invece, perseguito un rapporto di partnership che integri la qualità della Ricerca & Sviluppo di Terremerse con la "potenza" delle multinazionali per volume di risorse investite e risultati in ricerca e innovazione», dichiara l'Amministratore Delegato di Terremerse, Gilberto Minguzzi.

Bisogna poi ricordare che ora Terremerse ha trasformato l'affitto d'azienda di un'importante rivendita a Ceresara di Mantova (2,5 mln € di fatturato) in acquisizione definitiva e che in chiusura del 2015 ha stipulato l'affitto triennale, con opzione finale di acquisto, della società Fitofarma di Busseto di Parma, che sviluppa 2.6 milioni di € di fatturato. Ancora, il 24 ottobre scorso la Cooperativa ha inugurato il nuovo punto vendita di Sansepolcro (AR), che a pochi mesi dall'apertura va verso un fatturato annuo di 1,5 milioni di €.

«Con le acquisizioni citate si compie il passaggio decisivo di Terremerse al ruolo di distributore nazionale di mezzi tecnici per l'agricoltura, con un profilo competitivo affidato al supporto e alla sostenibilità ambientale, al risparmio di risorse idriche e nutrizionali, alla valorizzazione qualitativa e quantitativa, alla massima sicurezza delle produzioni agroalimentari sia nella forma della produzione integrata, sia in quella delle produzioni biologiche» sottolinea Andrea Pasini, Direttore settore Agroforniture di Terremerse e neo Presidente di "Agriservice 2016".

In forza di questi cambiamenti si sono create le condizioni per implementare il progetto "Agronomica 3.0", un portale collegato con centraline elettroniche di rilevazione di dati agro climatici, che permetterà di conoscere in tempo reale e con la massima capillarità il determinarsi di condizioni favorevoli allo sviluppo di infestazioni e fitopatie, oltre alla migliore conoscenza delle esigenze nutrizionali e irrigue delle colture. Si tratta di un'innovazione di sistema, rispetto alla stagione ormai superata dei bollettini cartacei settimanali e presto se ne potranno verificare i vantaggi su larga scala. Conclude Pasini: «con Agronomica 3.0 aumenteremo in modo esponenziale la produttività e il raggio d'azione dei nostri tecnici, incrementandone ancora l'affidabilità delle consulenze e l'effetto di riduzione dei consumi, dato dalla maggiore tempestività ed efficacia degli interventi».

 

Ufficio stampa e comunicazione Terremerse:

Elisa Morigi e Pierluigi Papi tel. 338 3648766   ppapi@terremerse.it  


--   Pierluigi Papi  addetto stampa Terremerse Soc. Coop.  via Cà del Vento, 21  48012 Bagnacavallo (RA)  tel. diretto 0545 68151  centralino 0545 68111  email ppapi@terremerse.it  skype pierluigi.papi

lunedì 30 maggio 2016

Giugno e luglio: mesi “diVini” in Enoteca a Dozza. Il 1° giugno al via la rassegna “Sere d’estate fresche di vino” all’interno della Rocca



Giugno e luglio: mesi "diVini" in Enoteca a Dozza

Il 1° giugno al via la rassegna  "Sere d'estate fresche di vino" all'interno della Rocca

 

 

Alla scoperta dei vini della regione sotto le stelle, nel suggestivo chiostro della Rocca di Dozza. Questa sarà la cornice che ospiterà il ciclo d'incontri "Sere d'estate fresche di vino". Organizzato da Enoteca Regionale Emilia Romagna.

 

Ogni mercoledì di giugno e luglio, dalle 20.45, gli enoappassionati e i curiosi del gusto potranno degustare una diversa tipologia di vino emiliano romagnolo guidati da sommelier AIS e in compagnia dei produttori.

Insieme ai vini si potranno assaggiare le tipicità gastronomiche della nostra regione, dal Parmigiano Reggiano alla Mortadella di Bologna.

 

Sarà un vero viaggio lungo la regione che toccherà tutte le principali zone vitivinicole dell'Emilia Romagna.

La serata di apertura, mercoledì 1 giugno, sarà dedicata al Re della Romagna: il Sangiovese.Mercoledì 8 giugno ci si sposterà a Piacenza con il Gutturnio per poi tornare nelle terre romagnole con l'autoctono delle colline faentine Centesimino (protagonista del 15 giugno), l'autoctono della pianura ravennate Bursôn (22 giugno) e l' Albana (29 giugno).

Il Pignoletto delle zone dei Colli Bolognesi, Faenza e Modena sarà degustato mercoledì 6 luglio e, la settimana seguente, mercoledì 13 luglio si potrà scoprire il Malvasia, vino tipico delle zone di Parma e Piacenza.

La serata di mercoledì 20 luglio sarà dedicata sia alle diverse tipologie di Lambrusco prodotto a Modena, Reggio Emilia e Parma, sia al Fortana, il "vino delle sabbie" della zona di Ferrara.

La rassegna si concluderà mercoledì 27 luglio con il Rebola, vino della provincia di Rimini e l'autoctono Famoso.

 

Per partecipare alle serate è obbligatoria la prenotazione; il costo è di 15 euro a persona.

Le serate si terranno anche in caso di maltempo, all'interno della Rocca di Dozza.

 

Per informazioni e prenotazioni: tel. 0542 367701; e-mail: info@enotecaemiliaromagna.it

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Concorso giornalistico “Il Bursôn e il suo territorio”. C’è tempo fino al 31 agosto per partecipare


Concorso giornalistico "Il Bursôn e il suo territorio"

Giunto alla quarta edizione, ha un montepremi totale del valore di 3.000. C'è tempo fino al 31 agosto per partecipare con articoli editi o con servizi radio e televisivi con protagonista il vino autoctono dell'area di Bagnacavallo (RA)

 

Per il quarto anno consecutivo viene riproposto il concorso giornalistico "Il Bursôn e il suo territorio", organizzato dal "Consorzio Il Bagnacavallo" (RA). Obiettivo del concorso: premiare i migliori articoli editi (su carta stampata e online, anche su testate non registrate) e/o servizi radio e tv andati in onda, che hanno come protagonista il vino Bursôn e l'Uva Longanesi.

 

C'è tempo fino al 31 agosto 2016 per partecipare al concorso inviando articoli pubblicati dal 1 ottobre 2015 al 30 agosto 2016 o i servizi radio/tv andati in onda nello stesso periodo. La partecipazione è gratuita e vi possono concorrere giornalisti, pubblicisti, blogger anche non iscritti all'ordine dei giornalisti, purché di età superiore ai 18 anni.

 

La storia dell'Uva Longanesi nasce da una felice intuizione di Antonio Longanesi, soprannominato "Bursôn". Classe 1921, nasce a Boncellino, nel comune di Bagnacavallo (RA). Antonio, amante della caccia, era solito trascorrere le giornate invernali in un capanno situato nei pressi di un una quercia, sulla quale si arrampicava una vite selvatica. Una vite sconosciuta che lo incuriosisce per la dolcezza dell'uva e la capacità di rimanere sana fino a tardo autunno. Con grande stupore scoprì anche che l'uva era in grado di dare un vino rosso di ben 14 gradi alcolici. La nascita del vino "Bursôn", così com'è conosciuto oggi, è però datata 1996, quando l'enologo Sergio Ragazzini e l'amico Roberto Ercolani (viticoltore), entrambi di Bagnacavallo, decidono di creare un "grande vino rosso di pianura" di lungo invecchiamento. Il primo anno, quasi per scommessa, producono 780 bottiglie. Poi prove, analisi e il grande desiderio di far riconoscere quest'uva unica e la volontà di dare vita a un Consorzio che nascerà nel 1999. Nel 2000 grazie agli studi del CRPV di Tebano e delle analisi del DNA svolte all'Istituto di San Michele all'Adige, l'uva salvata da Antonio Longanesi viene iscritta al Registro delle Varietà da vino con il nome di "Uva Longanesi". Il nome del vino, "Bursôn", è stato depositato e registrato a tutela della sua tipicità dal Consorzio "Il Bagnacavallo". Questa vite e il suo vino sono così legate in modo indissolubile al territorio di Bagnacavallo e alla pianura romagnola limitrofa.

 

I lavori possono essere inviati via posta al Consorzio Il Bagnacavallo,  Via Ungaretti 1, Villanova di Bagnacavallo (RA) c/o Ecomuseo delle Erbe Palustri, oppure via mail a consorzioilbagnacavallo@gmail.com, specificando in entrambi i casi: "Concorso giornalistico Premio Burson, Edizione 2016".

 

Interessanti i premi messi a disposizione per vincitori. Il 1° qualificato si aggiudicherà una targa-gioiello creato appositamente dall'orafo Paolo Ponzi e 60 bottiglie di Bursôn Etichetta Nera, per un valore complessivo  di € 1.500; il 2° qualificato 60 bottiglie di Bursôn Etichetta Nera del valore complessivo di € 1.000; mentre al Premio speciale della giuria dei produttori verranno consegnate 30 bottiglie di Bursôn etichetta nera del valore di € 500. La cerimonia di premiazione avverrà nel mese di settembre 2016.

 

Per informazioni: Consorzio Il Bagnacavallo,   tel. 0545 61632  consorzioilbagnacavallo@gmail.com

Il bando integrale del concorso è consultabile sul sito www.consorzioilbagnacavallo.it.

 

Ufficio stampa "Consorzio Il Bagnacavallo":

Coop. Aleph – rif. Pierluigi Papi, tel. 338 3648766 info@pierluigipapi.com

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