lunedì 29 maggio 2017

Una fresca estate con i vini emiliano romagnoli Dal 31 maggio tante sere dedicate ai winelovers nel chiostro della Rocca di Dozza


Una fresca estate con i vini emiliano romagnoli

Dal 31 maggio tante sere dedicate ai winelovers nel chiostro della Rocca di Dozza

 

 

Ricominciano le "Sere d'estate fresche di vino", un consolidato appuntamento estivo di Enoteca Regionale Emilia Romagna dedicato ai vini della regione.

 

Tutti i mercoledì di giugno e luglio, dalle 20.45, all'interno dello splendido chiostro della Rocca di Dozza, gli enoappassionati potranno partecipare a degustazioni guidate da sommelier specializzati e scoprire diverse tipologie di vini abbinati a prodotti gastronomici come Parmigiano Reggiano e Mortadella di Bologna.

 

Sarà un lungo viaggio che toccherà tutte le principali zone vitivinicole dell'Emilia Romagna.

La serata di apertura, mercoledì 31 maggio, sarà dedicata al Gutturnio, vino simbolo dell'enologia piacentina.

Nelle successive serate ci si sposterà invece in Romagna. Mercoledì 7 giugno si terrà una degustazione sul Re della Romagna, il Sangiovese; mercoledì 14 e mercoledì 21 giugno si potranno scoprire due autoctoni come il Centesimino, tipico delle colline faentine, e il Bursôn delle pianure ravennati. Infine, la serata di mercoledì 28 giugno sarà dedicata alla dorata Albana.

Il Pignoletto delle zone dei Colli Bolognesi, Faenza e Modena sarà degustato mercoledì 5 luglio e, la settimana seguente, mercoledì 12 luglio si potrà scoprire il Malvasia, vino tipico delle colline parmensi e piacentini.

La serata di mercoledì 19 luglio avrà invece due protagonisti: il Lambrusco prodotto a Modena, Reggio Emilia e Parma e il Fortana, il "vino delle sabbie" del ferrarese.

La rassegna si concluderà mercoledì 26 luglio con il Rebola, vino della provincia di Rimini, e l'autoctono Famoso, attualmente coltivato nel forlivese e nel ravennate, in collina e in pianura.

 

Per partecipare alle serate è obbligatoria la prenotazione; il costo è di 15 euro a persona.

Le serate si terranno anche in caso di maltempo, all'interno di Enoteca Regionale.

 

Per informazioni e prenotazioni: tel. 0542 367741; e-mail: info@enotecaemiliaromagna.it

 

--   Pierluigi Papi  addetto stampa free lance    via della Costituzione 1/d  48012 Bagnacavallo (RA)  tel. 338 3648766  fax aut 02700414712  info@pierluigipapi.com  ppapi@racine.ra.it  skype pierluigi.papi    P.IVA 02317280390  CF PPAPLG71B11H199W  

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venerdì 26 maggio 2017

Terremerse: il bilancio 2016 vede un recupero di 626 mila euro. Il fatturato è di 147 milioni euro e il consolidato del gruppo si attesta a 171 milioni



Terremerse: il bilancio 2016 vede un recupero di 626 mila euro

Il fatturato è di 147 milioni euro e il consolidato del gruppo si attesta a 171 milioni

 

La proposta di bilancio dell'esercizio 2016 di Terremerse, approvata dal CdA e che dovrà essere confermata dalle Assemblee dei Soci della Cooperativa in programma a giugno, vede un recupero di 626 mila € rispetto all'esercizio dell'anno precedente e 1,5 milioni € di Reddito Operativo Lordo/Ebitda, ovvero reddito prodotto dall'attività caratteristica. Il consuntivo è influenzato da poste straordinarie negative, non capitalizzate e non coperte dal ricorso, previsto nel preconsuntivo, a fondi accantonati a bilancio che rimangono pertanto intatti. Fra queste poste straordinarie ci sono costi figurativi e non monetari, derivanti dall'applicazione dei nuovi principi contabili che sottraggono ai ricavi un valore effettivamente maturato per 315 mila.

Il fatturato 2016 è di 147 milioni €, con un consolidato (comprensivo dei risultati delle società controllate Agriservice, Borgobuono e Semìa), che si attesta invece a 171 milioni €.

L'utile finale è di 230 mila €: si tratta di un dato di per sé modesto, ma significativo, se si considera che è maturato in un'annata tra le peggiori degli ultimi 10 anni, nella quale si sono sommati due elementi fortemente negativi. Da una parte la crisi di uno dei principali clienti industriali di pomodoro da industria, Ferrara Food, con il conseguente mancato pagamento del prodotto consegnato e dei servizi erogati ai Soci. Dall'altra gli andamenti pesantemente negativi del prezzo internazionale dei cereali: una criticità compensata solo dal costante incremento delle aziende consegnatarie, che hanno contribuito a far raggiungere a Terremerse quantitativi record di prodotto ritirato, e dall'oculata politica commerciale sostenuta.

Nel settore delle carni si è finalmente delineata una svolta positiva, frutto dell'integrale innovazione dell'offerta realizzata, con 120 nuove referenze, e del successo dell'attività di marketing e di promozione del proprio marchio Borgobuono.

Da segnalare che il margine contributivo del settore ortofrutta si avvicina al pareggio, dopo un decennio di risultati pesantemente negativi: un segno inequivocabile della validità delle scelte di riorganizzazione attuate.

Nel settore delle agroforniture sono state sviluppate le componenti industriali attraverso acquisizioni societarie e l'ingresso in nuovi mercati.

In generale il risultato d'esercizio 2016 premia le scelte di riposizionamento attuate, senza le quali Terremerse avrebbe avuto ben altre ripercussioni delle prove che il mercato e le avversità climatiche hanno inflitto. L'indirizzo inteso a rendere la Cooperativa meno dipendente dalle avversità climatiche e dalle oscillazioni dei prezzi internazionali è stato una costante dell'azione di governo dell'azienda degli ultimi anni.

Nel complesso, tra i risultati ottenuti con le azioni citate va menzionato anche la crescita dell'incidenza dello scambio mutualistico con Soci, rispetto al totale dell'attività svolta anche con clienti e fornitori: la prevalenza mutualistica è passata dal 55,3% del 2015 al 59%.

Con l'esercizio 2016, così radicalmente proiettato all'innovazione e poi con l'elaborazione del Piano Triennale 2017-2019 presentato nei mesi scorsi, Terremerse ha piantato il seme dell'identità futura della cooperativa e di un nuovo modo di operare e di esercitare l'utilità nei confronti dei Soci, che ha già dato i suoi primi frutti con il risultato d'esercizio e non mancherà di produrre soddisfazioni per il futuro.

 

Ufficio stampa e comunicazione Terremerse:

Elisa Morigi e Pierluigi Papi

ppapi@terremerse.it – cell. 338 3648766


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A Dozza si celebra l’Albana, Regina di Romagna. Appuntamento domenica 28 maggio


A Dozza si celebra l'Albana, Regina di Romagna

Appuntamento domenica 28 maggio

 

A Dozza domenica 28maggio, dalle 15 alle 19, si svolgerà l'ultima tappa dell'Albana Dèi" 2017, la manifestazione dedicata ai vini di tipologia "secco" ottenuti da uve Albana della prestigiosa DOCG Romagna. Il pubblico potrà vestire i panni della giuria popolare votando la propria Albana del Cuore.

 

Alla Rocca di Dozza sarà allestito il banco d'assaggio per dare modo al pubblico di degustare e apprezzare i vini finalisti, selezionati "alla cieca" da una giuria tecnica composta dai critici delle principali guide del settore, tecnici ed esperti enogastronomici, sommelier, commerciali vino. La proclamazione dei vini vincitori avverrà nel mese di giugno (data ancora da definire).

Oltre alla valutazione dell'Albana del Cuore, il pubblico potrà anche votare di volta in volta l'Albana del Borgo (versioni secco e passito).

 

Visto il crescente successo raccolto da parte dei produttori e del pubblico nel corso delle precedenti edizioni, da quest'anno l'intero mese di maggio è stato dedicato al vino bianco simbolo di questa terra. "Alba di Maggio" ha portato per tutto il mese nelle piazze di alcuni dei borghi più belli delle colline romagnole (da Oriolo e Faenza a Bertinoro) i banchetti espositivi dei produttori locali, per rinnovare l'incontro con le nuove Albane imbottigliate.

 

Gli appuntamenti "Alba di Maggio" e "Albana Dèi", promossi dal Consorzio Vini di Romagna in collaborazione con Enoteca Regionale Emilia Romagna, rappresentano un modo moderno e popolare per fare il punto annuale su questo importante vino e per rilanciare il valore della DOP Romagna Albana quale veicolo per l'affermazione dell'unicità e straordinarietà di questo vitigno autoctono dal grande potenziale, nella ricchezza d'interpretazioni dei produttori territoriali.

 

 

 

 

 

 

Ufficio stampa Consorzio Vini di Romagna:

P&P di Pierluigi Papi, tel. 338 3648766 pep@agenziastampa.ra.it

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