mercoledì 28 febbraio 2018

A Fiorenzuola d’Arda (PC) la seconda edizione del festival dell’Anolino. Il 10 e l’11 marzo alcuni dei migliori chef dell’Emilia Romagna interpreteranno le paste ripiene dei propri territori, come omaggio alla prelibatezza di casa



A Fiorenzuola d'Arda la seconda edizione del festival dell'Anolino

Il 10 e l'11 marzo alcuni dei migliori chef dell'Emilia Romagna interpreteranno le paste ripiene dei propri territori, come omaggio alla prelibatezza di casa

 

Dopo il successo e i tanti positivi apprezzamenti dello scorso anno, sabato 10 e domenica 11 marzo a Fiorenzuola d'Arda (Piacenza) prenderà vita la seconda edizione del "Festival dell'Anolino", che si propone anche come un omaggio culinario alle principali paste fresche ripiene in brodo dell'Emilia Romagna. Infatti, oltre alla prelibatezza di Fiorenzuola, all'evento parteciperanno anche alcuni dei migliori chef dell'Emilia Romagna, tutti soci dell'Associazione CheftoChef, che interpreteranno le paste ripiene dei propri territori.

 

Il sabato e la domenica per cena, all'interno dello stand allestito nel centro del paese, sarà possibile degustare gli Anolini nelle varianti di carne e di formaggio. Domenica a pranzo, invece, sarà l'occasione per assaporare ben 4 paste ripiene tipiche dell'Emilia Romagna, oltre ovviamente al padrone di casa l'Anolino: Filippo Chiappini Dattilo di Piacenza proporrà Anolini in vellutata di funghi e cubetti croccanti di goletta piacentina, il decano degli chef Silverio Cineri di Faenza presenterà un originale piatto del XIV secolo "Borse Pine amoliate et lakte et croco" (pasta farcita, con formaggio e carne di maiale, in brodo con l'aggiunta di latte e zafferano e una fetta di pane tostato appena toccato d'aglio); Pier Luigi di Diego di Ferrara rivisiterà i Cappelletti con l'anguilla selvaggia in brodo speziato; Emilio Barbieri di Modena presenterà i tradizionali Tortellini in brodo di cappone. Infine, lo chef di casa, Claudio Cesena proporrà l'Anolino della Val d'Arda tartufato con salsa al Parmigiano e Asparago piacentino. Ad accompagnare e completare la parte gastronomica degli chef presenti la domenica a mezzogiorno ci saranno le cantine vinicole della Val Tidone, Valla e Lusenti, e la Pasticceria Mera di Borgonovo Val Tidone (PC).

 

La giornata della domenica sarà inoltre arricchita, dalle 10.30, da una tavola rotonda dal titolo "Acque&Farine: tipicità regionali in filiera" alla quale parteciperanno: Massimo Spigaroli, presidente di CheftoChef, Bruno Orzi del Molino Grassi, lo Chef Claudio Cesena, Lara Gandolfi della torneria per pasta Ga.Ri.; coordina il Professor Davide Cassi dell'Università di Parma.

Nel pomeriggio, inoltre, dalle 15.30 gli chef racconteranno i loro piatti, chiacchierando con Silvana Chiesa, docente di storia e cultura dell'alimentazione, e Giulia Golino food blogger.

 

Sabato 10 marzo e domenica 11 marzo alcuni ristoratori e alcune gastronomie locali proporranno dalle ore 18 in piazza Caduti la propria interpretazione dell'anolino piacentino nelle sue due versioni: con ripieno di formaggio e ripieno di carne. Per entrambe le giornate saranno presenti i gazebo dei commercianti del centro storico, bancarelle e animazione.

 

Fiorenzuola d'Arda è una delle 12 "Città della Gastronomia" dell'Emilia Romagna. Città che, sotto la regia e gli input dell'associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi, hanno scommesso su progetti di crescita collettiva della qualità gastronomica nelle proprie comunità, sulla base dei principi della "cucina d'autore", che implica un atteggiamento di continua innovazione in un settore strategico per l'economia del nostro territorio. Oltre a Fiorenzuola d'Arda le altre "Città della Gastronomia" sono (da sud a nord della regione): Cesenatico (FC), Roncofreddo (FC), Bagno di Romagna (FC), Russi (RA), Argenta (FE), Bologna, Valsamoggia (BO), Bomporto (MO), Parma (dal 2015 "Città Creativa per la Gastronomia UNESCO"), Polesine Zibello (PR), Borgonovo Val Tidone (PC).

 

Per informazioni: tel. 0523 989312 – 0523 989311 commercio@comune.fiorenzuola.pc.it

Ufficio stampa CheftoChef emiliaromagnacuochi: Pierluigi Papi, tel. 338 3648766 press@cheftochef.eu


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sabato 24 febbraio 2018

«All’agricoltura bisogna riconoscere anche un valore sociale». A Bagnacavallo il Ministro Poletti ha incontrato i vertici aziendali, i dipendenti, i collaboratori e numerosi imprenditori agricoli soci di Terremerse

«All'agricoltura bisogna riconoscere anche un valore sociale»

A Bagnacavallo il Ministro Poletti ha incontrato i vertici aziendali, i dipendenti, i collaboratori e numerosi imprenditori agricoli soci di Terremerse

 

Nei giorni scorsi (n.d.r. venerdì 23 febbraio) Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha fatto visita alla sede direzionale di Terremerse, a Bagnacavallo (RA).

Il Ministro si è intrattenuto a lungo incontrando i vertici aziendali, i dipendenti, i collaboratori e numerosi imprenditori agricoli soci della Cooperativa. Si è trattato di un'importante occasione per ascoltare e confrontarsi con il Ministro in merito alle azioni del Governo in materia di lavoro, con un'attenzione particolare al mondo agroalimentare.

«Lo Stato deve impegnarsi per garantire a tutti le migliori condizioni possibili: ai cittadini per vivere e lavorare, alle imprese per avere un contesto che permetta di fare reddito», ha detto il Ministro Poletti, che ha anche sottolineato l'importanza di operare in un mercato sempre più globalizzato, che va uniformato nelle sue regole: «Purtroppo, il trattamento del mondo del lavoro, con tutti i suoi ordinamenti, non è uniformato neanche in Europa, così come i livelli di tassazione. Servono regole più omogenee, al fine di poter permettere a tutti di lavorare ad armi pari ed eque». Senza dimenticare la grande importanza del mondo agricolo ai giorni nostri: «L'Italia è un Paese agricolo e lo è sempre stato – ha ricordato Poletti -; ma le sfide di questo settore, come in altri, oggi sono caratterizzate da un tasso di complessità superiore, in quanto bisogna confrontarsi in un ambito più ampio, globale. All'attività agricola bisognerebbe riconoscere anche un valore sociale, poiché svolge una funzione importante per tutta la collettività. Infatti, oltre alla parte produttiva, l'agricoltura tutela il paesaggio, salvaguardia l'ambiente e contribuisce a creare cultura e turismo, che sono tutte le carte vincenti del nostro Paese».

Terremerse rappresenta, in primis per l'Emilia Romagna ma con una diffusione sempre maggiore a livello nazionale, un'importante realtà cooperativa con i suoi oltre 5.500 soci (principalmente nei settori delle agroforniture, dei cereali, dell'ortofrutta e delle orticole industriali) e più di 300 collaboratori fissi e avventizi. L'attenzione della Cooperativa a quanto accade nel settore agroalimentare è quindi sempre molto elevata, per essere in grado d'interpretare l'evoluzione della domanda del mercato e orientare le produzioni dei soci verso le innovazioni per generare valore per le proprie aziende e per l'intera filiera, nel rispetto delle persone e dell'ambiente.

Ufficio stampa e comunicazione Terremerse:

Elisa Morigi e Pierluigi Papi tel. 338 3648766   ppapi@terremerse.it  

--   Pierluigi Papi  Addetto Stampa  Ufficio Comunicazione Terremerse Soc. Coop.  Tel. diretto_0545 68151 

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mercoledì 21 febbraio 2018

Emilia Romagna a tutto campo! presentato a Milano il progetto di comunicazione e promozione del vino emiliano romagnolo in Italia e nel mondo


Emilia Romagna a tutto campo!

Un progetto di comunicazione e promozione del vino emiliano romagnolo in Italia e nel mondo

a cura di Enoteca Regionale Emilia Romagna e Luca Gardini.

 

COS'È E COME FUNZIONA

Nasce un nuovo format dedicato alla comunicazione e alla promozione dei vini emiliano romagnoli attraverso la metafora del calcio. Il progetto di sviluppa in tre grandi momenti.

 

_Il primo vede protagonisti un gruppo di professionisti degustatori di vino, giornalisti e comunicatori italiani e stranieri, che si riuniranno per assaggiare alla cieca ciascuno una tipologia di vino. Quello che accomuna le differenti tipologie è di derivare tutte da un vitigno autoctono dell'Emilia Romagna. Lo scopo della degustazione sarà redigere undici squadre "monovarietali" dei migliori assaggi secondo ciascun degustatore. I risultati verranno svelati da Gazzetta dello Sport, in occasione di Vinitaly 2018 come un vero e proprio campionato a squadre.

 

_Seguirà nel corso della seconda parte del 2018 un evento di degustazione con protagonisti tutti i vini che hanno aderito all'iniziativa; sarà aperto al pubblico dei winelover con degustazioni libere e guidate con focus mirati a conoscere più da vicino le varietà in questione.

 

_Per tutto l'anno l'Emilia Romagna e i suoi vini verranno raccontati su web attraverso i principali social network e il blog di Enoteca Regionale Emilia Romagna.

 

I PRINCIPALI ATTORI DI QUESTA AVVENTURA

_In primis Enoteca Regionale Emilia Romagna, ovvero l'associazione di produttori che, dal 1978, si dedica alla promozione e alla valorizzazione dei vini della regione. Il suo scopo è che la qualità raggiunta dall'enologia emiliano romagnola trovi il meritato riconoscimento in campo nazionale e internazionale. Enoteca si occupa, inoltre, della diffusione di una corretta educazione al bere, partecipa alle principali fiere di settore ed organizza numerose iniziative promo-commerciali.

La sede all'interno della Rocca Sforzesca di Dozza (BO) ospita una Mostra Permanente di circa 1.000 etichette emiliano romagnole e propone percorsi di degustazione e formazione, nonché vendita diretta dei vini al pubblico. Enoteca Regionale Emilia Romagna ha inoltre lanciato il format "InCantina" Francoforte: un ristorante, enoteca, food and wine store dedicato esclusivamente all'enogastronomia regionale.

Enoteca opera avvalendosi della collaborazione di istituzioni, ricercatori e degli stessi produttori associati, che ad oggi sono 206 e rappresentano l'84,7% della produzione di vino DOC imbottigliato in Emilia Romagna (601.501 hl su un totale regionale di 710.212 hl) e il 70% della produzione di vino IGT imbottigliato (1.079.811 hl su un totale regionale di 1.528.842 hl). www.enotecaemiliaromagna.it

 

_Secondo attore di questa iniziativa è Luca Gardini, il sommelier romagnolo che nel 2010, a ventinove anni, ha fatto parlare di sé diventando campione del mondo dei sommelier. Opinion leader di fama mondiale è il primo italiano a entrare a far parte della rosa dei wine critic di Wine Searcher, il più importante motore di ricerca sul vino. Dà vita al suo personale progetto di wine ranking lanciando sul web nel 2015 il portale gardininotes.com, interamente in lingua inglese e contenitore di assaggi di vini da tutto il mondo. Pubblica ogni anno la sua personale classifica mondiale top50 e ha fondato nel 2012 il Best Italian Wine Awards. Scrive il Codice Gardini, guida POP al piacere di bere, in collaborazione con Pier Bergonzi, Gazzetta dello Sport, un manuale semplificato e in doppia lingua che racconta come degustare vino sia facile e lo possano fare tutti. Pubblica ogni anno la guida I Migliori 100 vini e vignaioli d'Italia con Luciano Ferraro per Corriere della Sera. Interviene in diverse kermesse enogastronomiche come esperto opinion leader e comunicatore d'eccezione. www.gardininotes.com

 

_Terzo attore è il matching tra gli allenatori, i nostri degustatori, e la loro squadra, il vitigno autoctono:

 

Il team di allenatori:

Pier Bergonzi, Italia

Christy Canterbury MW, USA

Fabrizio Carrera, Italia

Daniele Cernilli, Italia

Luciano Ferraro, Italia

Andrea Gori, Italia

Andrea Grignaffini, Italia

Antonio Paolini, Italia

Raoul Salama, Francia

Adua Villa, Italia

Othmar Kiem, Austria

Le squadre:

Pignoletto

Lambrusco di Sorbara

Fortana

Albana

Trebbiano

Spergola

Malvasia

Gutturnio

Lambrusco Reggiano

Ortrugo

Sangiovese

 

DICHIARAZIONI

Abbiamo interrogato il presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette, e il suo direttore, Ambrogio Manzi, su Emilia Romagna a tutto campo, per saperne di più su come è nata questa iniziativa: «I produttori dei vini dell'Emilia Romagna sono sempre impegnati nell'elevare la qualità dei propri vini e per rendere merito a questi sforzi anche noi abbiamo deciso di innalzare l'asticella nelle attività di promozione e comunicazione. Ecco perché per continuare a valorizzare la straordinaria varietà di vini presenti nella nostra regione, abbiamo lanciato questo progetto; un modo nuovo e originale di raccontare i vini e con essi i territori. A livello nazionale, ma crediamo anche internazionale, mai nessuno ha realizzato un'iniziativa simile. Questo progetto si affiancherà agli altri già in corso, come "Carta Canta", l'iniziativa che mira ad avvalorare e riconoscere l'impegno di chi crede nella tipicità del territorio e arricchisce la propria carta dei vini con specialità della regione. "Carta Canta", infatti, premia le carte dei vini di ristoranti, enoteche, bar, agriturismi, stabilimenti balneari e hotel situati in regione, in Italia o all'estero che propongono un assortimento qualificato di vini regionali, diventando "Ambasciatori dei vini dell'Emilia Romagna". Come Ambasciatori sono e saranno gli 11 "allenatori" di questo progetto, oltre ovviamente il CT Gardini che già da anni rappresenta questa regione vitivinicola in tutto il Mondo».

 

La stessa domanda l'abbiamo rivolta a Gardini, da dove nasce l'iniziativa e con quale spirito? «L'iniziativa nasce proprio dalla spirito di squadra che secondo me i produttori di vino devono continuare a coltivare e rafforzare. È un loro grandissimo punto di forza. Quale modo migliore di comunicare questa cooperazione se non con la metafora del campionato di calcio facendo squadra? Da sempre ho cercato di essere sostenitore dei vini della mia regione ma è soprattutto di recente, dopo aver rafforzato la mia conoscenza con Enoteca Regionale, che il sentimento di voler creare qualcosa di nuovo e di unico si è fatto sentire prepotente. Così è nato Emilia Romagna a tutto campo. Un progetto che deve poter arrivare a tutti, per questo abbiamo deciso di comunicarlo con uno dei quotidiani più popolari del nostro paese, La Gazzetta dello Sport, e tramite uno dei sistemi di comunicazione più diffusi degli ultimi anni, i social network. Non abbiamo tralasciato la parte tecnica, andando a selezionare dei degustatori professionisti che si sono messi in gioco con lo spirito giusto e non vedono l'ora di dire la loro».

 

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